Il dopo carnevale

febbraio 6, 2008

Era un pezzo che non aggiornavo il blog della scuola. Beh, la mia idea è che anche altri del classico si iscrivessero al servizio per poter inserire loro interventi. Chi è interessato riferisca.

 La Scuola? E’ interessante che dopo tanto bordello a Dicembre che la situazioni ristagni completamente. Tutti si sono dimenticati della nostra situazione. Forse anche noi presi dai voti, dalle promesse, dalle tante voci fuorvianti e forse anche da un profondo disinteresse dettato o dalla rassegnazione o dall’ignoranza dei fatti.

Frattanto ci sorbiamo il solito ritornello. La solita cantilena. Però dai ci abbriamo provato, qualcuno, a cambiare lo stato di cose. Spero che altri capiscano e che ci si muova presto. Non credo che sia ora di abbandonare il tutto per indolenza, per il fatto che ci secca, e non vogli pensare che quando abbiamo occupato Via Roma era solo per calìarci la scuola.

Carnevale?

 Peccato che  è durato tre ore. Ma complimenti a quelli dell’ultimo pianerettolo. Sono state tre ore MAGNIFICHE.


E così se ne sta andando un 2007…

dicembre 23, 2007

Ragazzi, con voce un pò commossa che lo dico: e così se ne sta andando un 2007.

 Da un punto di vista personale è stato un anno ricco, ma in questo spazio virtuale è quello comune quello importante. Inutile dire che questo 2007 è stato un gran lungo anno per il Liceo Classico Napoleone Colajanni, isola scolastica, obliato dal mondo, diviso tra inerzia e ribellione, tra buon senso e rabbia.

A Gennaio ben ricordo l’ex rappresentante Mauro Lamantia che consigliava agli studenti di aspettare, di attendere le risposte che prima o poi sarebbero arrivate, di non complicare le cose. Ultimamente, giunti agli sgoccioli, vedo un Prato, affiancato da Cannarozzo, che lotta con forza contro uno stato di cose ingiusto che non può essere per questo anche solo lontanamente giustificato.

Oh, che stato di tensione dalle elezioni! Critiche, accuse avvicendevoli sono volate tra le tante “fazioni” che improvvisamente, senza che nessuno neanche le sospettasse, sono sorte, divisioni delle quali gioiscono solo quelli che gli frega nulla di noi!

E’ l’unione l’augurio che faccio agli studenti, un augurio personale. L’unione degli animi, dei cuori, delle volontà, dei sentimenti, degli intenti, perché unico è il fine che ci prefissiamo….

migliorare 

Per quanto concerne gli ultimi eventi: i professori ci hanno strappato di mano la situazione, attribuendosi tutti i meriti, mentre gli alunni sempre più si disinteressano della questione. Questa è una cosa inaccettabile, come sono inaccettabili le proposte fatteci della possibilità di alcune aule al magistrale più in avanti, cosa che naturalmente non ci si sistema, ma ci lascia sempre in forse.

Forse, forse, forse…. questo ripetono i nostri politici maldestri…. forse…

 forse spero che il prossimo anno sia migliore…… io ci credo…. forse


L’assemblea che non viene concessa

dicembre 17, 2007

Oggi per tutti noi è stato amaro apprendere come la nostra dirigenza scolastica abbia voluto reazionariamente punirci per l’occupazione di Giovevì col loro rifiuto di concederci l’assemblea d’Istituto, dove viene formulata l’accusa di vandalismo durante il suddetto evento stesso e che altro non può essere, secondo come la penso io, che un pretesto bello e buono per mettere in atto un provvedimento punitivo.

Ora io voglio dirvi quale sia questo atto di vandalismo, cosa che la circolare non citava:

Un’armadietto al piano superiore è stato trovato scassinato e si presume che sia stato rubato qualcosa. Inoltre qualcuno ha giocato a pallone.

Prima un doveroso coglione a chi ha giocato a pallone; secondo, una difesa dall’accusa di vandalismo

*Via Roma è sempre aperta, chiunque in qualunque momento può entrare e fare quello che vuole;

*Il lucchetto, quindi, può essere stato rotto da gente anche esterna al corpo studentesco;

*Per non aggiungere, che essendo stato smarrito l’inventario, non sappiamo se davvero qualcosa sia stato rubato, per cui si presume;

Ora, punirci in modo così plaetale mi sembra una ripicca poco intelligente, ma i motivi sono chiari ed in parte comprensibili, anche se poco giustificabili. Cosa ci resta?

Ho sentito dire che la gente non entrerà. Ne avrebbe tutto il diritto, anche se la invito a non farlo, a evitare il muso a muso con i professori, perché tanto questo gesto è un gesto di debolezza nei loro confronti, se sono costretti a queste misure per tenerci a bada.

 Frattanto invito il vigliacco scassinatore, se è tra i nostri, a farsi avanti ed assumersi le proprie responsabilità.


Riguardo le critiche ai rappresentanti

dicembre 16, 2007

Questo articolo diciamo che è un’analisi fatto dopo qualche giorno e non al giorno, poiché non è possibile mettere argomenti nuovi ogni giorno, semplicemente perché non c’è ne sono. Diciamo che analizziamo le critiche fatte ai nostri rappresentanti sin da quando è incominciato il loro mandato; critiche sono via via diventate più pesante fino a toccare l’apice durante l’occupazione e poi riscendere gradualmente.

Le accuse sono invelenite, acide, impietosa e cascano come grandine dolorosa sui poveri rappresentanti che altro non fanno che spaccarsi la schiena per la scuola. Bel rigranziamento!

Accuse che risultano stupide: che sono dei prucinella, che sono disorganizzati, che non concludono nulla, che sono incapaci, che sono irresponsabili ecc…

 Volete sapere che vi dico?

MA ANDATE A QUEL PAESE.

Se non fosse per questi rappresentanti, che davvero hanno avuto le palle di fare ciò che altri non si sono neppure sognati, oggi non avremmo avuto né incontri, né interviste, né articoli, né niente.

Cosa volete? Loro o il nulla?

Suppongo meritiate la seconda.